Il sonno è un meccanismo naturale, molto delicato, rappresenta un momento di pausa e rigenerazione sia fisica che mentale.
Buone ore di sonno permettono al nostro corpo di rigenerarsi, i ritmi biologici rallentano, l’organismo recupera le energie consumate durante il giorno, un buon riposo rende più vigili e attenti.
Oltre al numero di ore in cui si dorme, è molto importante anche la qualità del sonno.
La deprivazione di sonno ha conseguenze sul benessere psico-fisico, dormire poco o male ci rende stanchi, aumenta le difficoltà di concentrazione, i deficit di memoria, irritabilità, ansia e stati depressivi; può avere conseguenze anche più gravi come ipertensione, diabete.
Proprio per la sua delicatezza il sonno può essere soggetto a turbamenti da parte di fattori organici, psicologici o ambientali.
Effetti dell’ansia di non riuscire a dormire
I principali fattori di rischio sono l’ansia e lo stress che impediscono con continui pensieri angoscianti alla nostra mente e al nostro corpo di rilassarsi.
Quando andiamo a letto abbassiamo le difese e molte volte, proprio per questo, emergono pensieri negati, paure, preoccupazioni, problemi che dobbiamo risolvere.
Tutto ciò crea in noi ansia, stress, angoscia che non ci permette di addormentarci o induce a risvegli notturni continui.
Molte persone soffrono d’insonnia, l’impiegare molto tempo ad addormentarsi genera un vissuto spiacevole che rende le persone vulnerabili durante la delicata fase dell’addormentamento.
Altri disturbi del sonno si manifestano con molti risvegli notturni oppure lo svegliarsi molto presto al mattino e non riuscire più a dormire.
Preoccuparsi eccessivamente per questi aspetti innesca un circolo vizioso di ansia e paura da cui è difficile uscire.
Ansia e problemi del sonno spesso si alimentano l’un l’altro e destabilizzano la persona che li vive.
Rigirarsi continuamente nel letto guardando l’orologio senza riuscire ad addormentarsi genera ansia, allo stesso tempo una persona ansiosa nella fase dell’addormentamento pensa a pensieri negativi, è angosciata e questo non le permette di rilassarsi e addormentarsi.
La mia esperienza professionale
Molte mie pazienti lamentano questi disturbi, sono così affrante e stanche da far nascere in loro la paura costante di non riuscire a dormire, ciò fa vivere le loro giornate con ansia per questo pensiero che le affligge.
Lamentano difficoltà a concentrarsi, stanchezza, minore produttività.
Hanno il timore di non riuscire a guarire, ma questo è possibile con un percorso psicologico.
Insegno a loro attraverso la psicoterapia bioenergetica il respiro diaframmatico e con una tecnica guidata immaginativa riescono in breve tempo a eliminare l’ansia di non dormire.
Ansia di non riuscire a dormire
Per ridurre l’ansia di non riuscire a dormire è importantissimo non bere sostanze eccitanti dopo la metà della giornata, consumare la tisana di melissa, allontanare il pensiero ansioso di non riuscire a dormire ogni volta che compare nella nostra mente, ascoltare musica rilassante, quando si va a letto concentrarsi sul respiro diaframmatico e immaginare un posto sereno in cui si è protetti, questo allontana i pensieri negativi.
Chiedere aiuto a uno psicoterapeuta se si vive ansia e la paura di non dormire è importante e in breve tempo si può guarire e tornare a riposare serenamente senza ansia.
In sei ore puoi cambiare la tua vita e tornare a vivere meglio.