E’ normale provare ansia nel diventare genitori, questa è più frequente di quanto si pensi.
A volte la decisione di avere un figlio viene presa all’istante, spontaneamente, basta uno sguardo complice con il partner o lo scambio di due parole per capire che entrambi desiderano l’arrivo di un bambino.
In altri casi si aspetta il momento giusto, in altri ancora si è indecisi, si posticipa continuando a riflettere sui pro e contro.
La società di oggi sprona ad avere figli, ma nello stesso tempo complicazioni pratiche ed economiche non permettono di averli.
Cosa comporta l’arrivo di un figlio
L’arrivo di un figlio modifica la vita, le dinamiche familiari e di coppia, porta a maggiori responsabilità: da figli si passa ad essere genitori.
I nove mesi della gravidanza costituiscono un periodo fisiologico e psicologico che consentono alla coppia e alla famiglia di prepararsi alla nascita del futuro figlio.
La coppia da due diventa composta da tre persone e questo implica cambiamenti: a volte gli equilibri della coppia vengono modificati, scombussolati e messi alla prova in maniera positiva o negativa, i legami familiari possono essere rafforzati o indeboliti.
Le emozioni provate sono molteplici e diverse: gioia, felicità, speranza, orgoglio, curiosità, amore, impazienza, paura, ansia.
Non esiste un libretto di istruzioni per crescere i figli ed essere dei bravi genitori, non si conosce il futuro nascituro, tutto è un’incognita e per questo le ansie e le paure possono aumentare.
Ansia di diventare genitori
Le ansie e paure più comuni possono riguardare concretamente il bambino: paura che cada dal letto o dalle nostre braccia, che si ammali, che sia troppo coperto o scoperto, che soffochi durante la notte, che mangi abbastanza, che si possa far male.
Altre ansie riguardano le competenze genitoriali: essere in grado di capire e interpretare i bisogni e il pianto del bambino, paura di non essere genitori adeguati, di non essere all’altezza, di non riuscire ad assumersi le responsabilità, di sbagliare, di non riuscire ad accudire un piccolo essere indifeso che dipende totalmente dai suoi genitori, paura di sacrificare la coppia, la libertà e la carriera.
L’ansia che blocca l’arrivo di un figlio
Tutte queste paure possono limitare e bloccare l’arrivo di una gravidanza. Se le ansie sono eccessive è importante chiedere aiuto e iniziare un percorso su se stessi o di coppia.
Il percorso permette di sistemare aspetti che riguardano la propria storia e le relazioni con i propri genitori, migliorare l’autostima e credere in se stessi come bravi figli e futuri genitori.
I colloqui psicologici possono aiutare a superare le paure, confrontarsi e vivere con più serenità l’arrivo del figlio, eliminando l‘ansia di diventare genitori.
L’essere genitore si impara ed è un lavoro che viene portato avanti per tutta la vita. Importante è che i partner si confrontino sulle loro paure, ansie, dubbi e incertezze, modalità di gestione del figlio e desideri per il suo futuro.
Oltre i colloqui verbali la respirazione guidata con una tecnica immaginativa e esercizi specifici aiuteranno la futura mamma o papà a prendere consapevolezza e superare aspetti ancora irrisolti di se stessi, a trovare un maggior radicamento e un aumento dell’autostima, che gli permetterà di ritrovare la forza e le risorse interiori per crescere al meglio il proprio bambino e costruire una famiglia serena.